adotta una famiglia di api
se ti piace la natura e desideri farne parte.......
fatti sentire...
Le api stanno morendo. Muoiono in tutto il mondo….
Con percentuali diverse, probabilmente per cause e concause diverse tra loro, ma stanno proprio morendo. E’ un dato di fatto, è una orrenda certezza. E, purtroppo, non è nemmeno più una novità: succede da anni, costantemente.
Siccome in certi casi spaventarsi è non solo giusto ma anche doveroso, cominciamo da una frase di Einstein “Se le api dovessero scomparire, al genere umano resterebbero cinque anni di vita”.
Il ragionamento è sicuramente valido, almeno in via di principio: niente più api, niente più impollinazione, niente più frutta e vegetali (non tutti, ma gran parte), con conseguente spirale a discendere il cui limite sta solo nella fantasia di ciascuno di noi.
Perché?
Con certezza non lo sa nessuno, perlomeno nessuno è in grado di individuare un’unica causa. Semmai molteplici concause. L’inquinamento (di aria, acqua e suolo), i cambiamenti climatici repentini e prolungati, che avrebbero influito negativamente sulla disponibilità e sulla qualità dei pascoli e dell’acqua. Per quanto riguarda l’inquinamento, le maggiori responsabilità sono attribuibili all’inquinamento da fitofarmaci e da pesticidi come i neonicotinoidi a base di imidacloprid. Per colpa dei telefonini, secondo uno studio condotto dal dottor Jochen Kuhn dell’Università di Landau. Kuhn imputa alla crescita esponenziale dell’inquinamento elettromagnetico il fatto che le api, stordite e sviate dal segnale dei telefonini, perdano il senso dell’orientamento. Ma peggio ancora il caos elettromagnetico favorirebbe alcune malattie come virosi e varroa (malattia causata da un acaro che attacca sia la covata sia l’ape adulta, e la cui diffusione è favorita proprio da queste forme di inquinamento). Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, le maggiori responsabilità sono attribuibili all’andamento sempre più irregolare del clima (periodi siccitosi prolungati, periodi con temperature molto elevate seguiti da repentini ritorni di freddo, temporali intensi) che comporta un’interruzione al flusso normale dei nutrienti necessari alle api per la loro crescita e per il loro sviluppo, indebolendo di conseguenza le difese dell’alveare. Il problema è che così come l’italiana APAT nessuno oggi al mondo è in grado di identificare una sola causa.
Ma tutti sono d’accordo sugli effetti, del resto ben visibili: crollo verticale delle popolazioni di api in tutto il mondo.
Proponiamo
per questo motivo a quanti vogliono contribuire, anche stando in città, alla salvaguardia delle api e dell’ambiente, l’iniziativa “Adotta una famiglia di api”.
Se vorrai aderire a questo progetto, diventando un vero e proprio apicoltore, in cambio di un contributo di € 100,00 avrai diritto a:
* ricevere un attestato di adozione, seguire per un anno le vicende della famiglia di api adottata, ricevere inoltre fotografie e filmati delle visite alla stessa che ti saranno inviati via e-mail.
* venire direttamente in apiario e fare visita alla famiglia (dopo appuntamento telefonico).
* ricevere :
1)*miele di acacia:
2 vasetti in vetro da 1000 grammi (in alternativa 3 vasetti in vetro da 500 grammi)
2)*miele millefiori:
8 vasetti in vetro da 1000 grammi (in alternativa 12 vasetti in vetro da 500 grammi)
(In alternativa 1 latta da 10 kg. in plastica alimentare)
3)*pappa reale:
1 vasetto in vetro da 10grammi(in confezione copait)
I prodotti potranno essere ritirati direttamente in azienda o spediti per posta (con addebito delle spese di spedizione)
L’iniziativa è rivolta anche alle scuole di ogni ordine e grado.